BOIANI E LA SUA GRANDE PASSIONE …I “PATTINI A ROTELLE”
Enzo Boiani nasce nel gennaio del 1923 e sin da piccolo dimostra una spiccata creatività e grande voglia di fare. Secondo genito di quattro fratelli (Walter, Bruno e Vittorio) già a metà degli anni ’30, a soli 13 anni inizia a lavorare come meccanico tornitore alla ‘Benelli’ di Pesaro, gloriosa fabbrica di motociclette. Quegli anni erano economicamente molto difficili e tutto ciò che guadagnava serviva come aiuto al mantenimento della famiglia. Ma questo non gli impedì di coltivare oltre alla passione per la meccanica anche quella per il pattinaggio a rotelle tanto che mettendo da parte 1 lira ogni settimana che la madre gli dava per andare al cinema, dopo oltre un anno di risparmi riuscì a comprarsi il suo primo paio di pattini a rotelle. Da quel giorno iniziò ad andare a pattinare assieme a un gruppo di amici per più di due ore ogni sera e partecipando anche ad alcune gare di velocità che si organizzavano nelle zone limitrofe.

                                                             

IL PERIODO PIU’ DIFFICILE
Gli anni della seconda guerra mondiale (dal ’39 al ’45) furono senza dubbio i più difficili. Enzo e due suoi fratelli Walter e Bruno furono presto chiamati alle armi trovandosi inevitabilmente più di una volta in situazioni di estremo pericolo di vita ma riuscendo fortunatamente sempre a sopravvivere. Ma nonostante gli anni di conflitto bellico Enzo non abbandonò mai la sua passione per la meccanica e per il pattinaggio.

ENZO, L’IDEATORE DEI PATTINI “BOIANI”
L’incredibile avventura progettistica di Enzo Boiani ebbe inizio nell'immediato dopo-guerra. Era infatti il 1946, quando all’età di 23 anni costruì tutto da solo i suoi primi pattini a rotelle utilizzando dei rottami di aerei da combattimento caduti durante i bombardamenti. Da li a poco molti dei suoi amici pattinatori rimasero piacevolmente impressionati dai suoi pattini e così gli chiesero di produrne altri anche per loro e fu allora che Enzo decise di dare vita alla piccola azienda familiare “F.lli BOIANI” coinvolgendo il padre Attilio, anche lui ex dipendente della Benelli moto, i fratelli Walter e Bruno e qualche tempo dopo anche il fratello più giovane Vittorio. Ovviamente all’inizio il reperimento di attrezzature e materiali si rivelò tutt’altro che facile ma intraprendenza e un pizzico di fortuna si riuscì a trovare un vecchio tornio presso una officina militare inglese della R.A.F (Royal Air Force) d’istanza tra Pesaro e Fano e questo macchinario fu fondamentale poiché in grado di adattarsi a svariate tipologie di lavorazione. Nonostante le scarse risorse di quel tempo, la grande determinazione, l’ingegno e il senso pratico dei Boiani, permisero di trovare le materie prime necessarie alla produzione. Infatti così come avvenne col primo paio di pattini costruiti da Enzo, dai rottami degli aerei precipitati si riuscì a ricavare le lamiere in alluminio per produrre le solette del pattino, le crociere e altre minuterie metalliche, dai pneumatici dei camion militari distrutti si ricavarono i gommini per lo sterzo mentre per le ruote di legno si utilizzarono dei legni più robusti di piante come ad esempio l’acacia, il carpino e l’acero facilmente reperibili nelle vicine campagne. Nonostante le prime difficoltà incontrate, la produzione prese il via in un piccolo locale nella periferia di Pesaro cominciando a soddisfare le prime richieste giunte dai pattinatori della zona. I pattini dei F.lli BOIANI si distinsero subito per le eccellenti caratteristiche di manovrabilità, robustezza e affidabilità.
                                             

I PRIMI SUCCESSI DEI PATTINI BOIANI
Nei primi anni ’50, le gare di pattinaggio di velocità a livello agonistico diventavano sempre più frequenti e Enzo raggruppa i pattinatori pesaresi dando vita ad una società sportiva denominata Gruppo Sportivo Pattini Boiani. Alcuni pattinatori (tra cui anche dei campioni italiani dell’epoca) a cui Enzo aveva costruito i pattini, partecipando a varie competizioni di carattere regionale e nazionale contribuirono a far conoscere ed apprezzare ancor di più la F.lli Boiani e si decise allora di ampliare la gamma e si misero in produzione altri tipi di pattino adatti anche ad altre specialità rotellistiche come l’artistico e l’hockey ai quali fu applicato il marchio Star, che presto divenne sinonimo di pattino da gara di qualità. Ci fu un sensibile aumento delle richieste, tale da costringere i Boiani a trasferirsi in un locale più grande sempre nelle vicinanze. Da lì a poco l’espandersi dell’attività agonistica in diverse nazioni e nelle varie discipline (corsa, hockey e artistico) portò l’azienda a guadagnarsi grande considerazione anche a livello mondiale dal momento che le varie rappresentative nazionali di Spagna, Francia, Belgio, Portogallo, Germania, Stati Uniti e Argentina si equipaggiarono con i pattini Boiani, conseguendo centinaia di titoli e record mondiali in tutte le discipline rotellistiche. Nel 1965 per la F.lli Boiani fu necessario un ulteriore ampliamento. Cambiò la sede produttiva acquistando un nuovo capannone di oltre 2000 metri quadri nella zona artigianale di Pesaro e la denominazione sociale variò in Boiani Sport srl– Industria Articoli Sportivi con più di 20 persone al suo attivo fra dipendenti e dirigenti.
                                                                         

Il sodalizio va avanti sino al 1974 quando Enzo, Bruno e Vittorio lasciano l’azienda di cui rimane a capo il solo fratello Walter assieme al subentrante figlio Riccardo. Bruno e Vittorio decidono di dedicarsi ad altre attività mentre Enzo, sempre propositivo e innamorato del suo lavoro costituisce subito una nuova ditta individuale, la BOEN (BOiani-ENzo) a cui collaborano i figli Mara e Attilio e alcuni anni dopo ne entra a far parte anche il terzogenito Dario. Enzo non perde tempo e parte subito con la produzione del modello di telai “Boen F” nelle versioni Corsa e Hockey e anche le ruote in uretano “Boen UR”che trovano immediatamente largo consenso tra atleti e allenatori. Cominciano ad arrivare così numerose richieste provenienti da ogni parte del mondo (da Francia, Spagna, Inghilterra, Germania, Belgio, Stati Uniti, Argentina, Colombia, Giappone e per sino dall’ Australia e dalla Nuova Zelanda) ed Enzo decide che è arrivato il momento di fare un ulteriore passo assumendo dei nuovi dipendenti per poter aumentare la capacità produttiva. Nel decennio che va dai primi anni ’80 ai primi anni ’90 la BOEN mette in produzione altri quattro tipi di telai corsa che in ordine cronologico sono: il “Racing”, il “World Champ” lo “Special” e lo “Speed” che si distinguono ogn’uno per caratteristiche uniche quali l’estrema leggerezza, resistenza e precisione nella lavorazione. Le testimonianze dei più grandi campioni, fan sì che i prodotti BOEN acquisiscano ancora una maggiore notorietà nell’ambito rotellistico, diventando sempre più sinonimo di successi e di vittorie.
                                                                              

ENZO BOIANI E  LE SUE INNOVAZIONI TECNICHE APPLICATE AI PATTINI A ROTELLE
Enzo è anche stato colui che per primo ha introdotto nel corso degli anni le più importanti innovazioni tecniche che hanno sempre segnato una svolta nell'industria del pattinaggio e che rimangono attuali ancora oggi tra cui il "pressestrattore" che rese molto più semplice e pratico le operazioni di montaggio e smontaggio dei cuscinetti dalle ruote e soprattutto il sistema a "sgancio rapido" per le ruote applicato sui pattini a rotelle. Questo nuovo meccanismo permise ai pattinatori di poter cambiare le ruote molto più rapidamente. Infatti anche in gara gli atleti potevano sostituire con un semplice “clic” le ruote più usurate (a quel tempo fatte ancora in legno) con delle nuove ed averle così nelle migliori condizioni per lo sprint finale.

L’AVVENTO DEL PATTINO IN LINEA
All'inizio degli anni '90 fanno la loro comparsa sui campi di gara i primi pattini in linea ed anche la BOEN inizia a produrne un modello. Tuttavia questi, si fanno subito apprezzare, in quanto provvisti di un nuovo sistema innovativo di montaggio delle ruote che prende il nome di "Rapidline". Questo sistema costituito da un asse unico filettato e corredato da un distanziale con una flangia centrale si dimostra molto più pratico e funzionale rispetto al precedente e ben presto viene apprezzato dalla maggior parte dei pattinatori agonisti di tutto il mondo. In questo periodo il pattinaggio a rotelle, in particolar modo quello di velocità subisce un repentino cambiamento epocale. In gara si iniziano a vedere alcuni atleti ancora con i pattini tradizionali mentre altri con quelli in linea e la differenza di prestazioni a livello di velocità tra le due tipologie di pattino si nota subito ed in breve tempo i “tradizionali” vengono soppiantati da quelli “in linea”. Per qualche anno la BOEN continua comunque a produrre anche pattini tradizionali ma il “boom” del pattino in linea ha ormai preso il sopravvento e nel 1995 l’azienda decide di dedicarsi esclusivamente alla produzione di pattini in linea da competizione corsa. Dal 1996 si sono prodotti decine di migliaia di telai in linea da competizione in diverse misure e modelli  tra cui si ricordano i vari Mustang, Tornado, ProRacer, Absolute, Ultralight sino ad arrivare ai più recenti Challenge e Mach.
       

INGEGNO, ESPERIENZA E PASSIONE
I segreti che hanno portato Enzo Boiani ad avere un così grande successo nella sua professione sono l'esperienza diretta maturata sui campi di gara, la tenacia, la perfezione tecnica e per ultima ma non meno importante, la grande passione per tutto ciò che è legato al mondo del pattinaggio. Nel suo lavoro, Enzo è stato sempre avvantaggiato dal fatto di poter prendere decisioni che gli hanno consentito di modificare qualsiasi suo prodotto dalla sera alla mattina. Restare artigiano è stato per lui un motivo di grande orgoglio perché tutto ciò che produceva, veniva controllato in ogni fase di lavoro con il massimo scrupolo.

LA BOEN OGGI
Nel 2004 la gestione della BOEN ha segnato un cambio generazionale passando la conduzione dell’azienda da Enzo al figlio Dario, che dopo aver lavorato assieme al padre fianco a fianco per più di 25 anni ha potuto maturare una lunga esperienza nel campo della meccanica e una profonda conoscenza tecnica nell’ambiente del pattinaggio a rotelle avendo avuto una importante carriera da atleta durante la quale ha partecipato a centinaia di gare di velocità a livello regionale, nazionale e internazionale e giocato diversi campionati nazionali di hockey a rotelle.
                                                                                                      
La BOEN con i suoi macchinari e le speciali attrezzature di cui dispone è in grado di eseguire direttamente all’interno del proprio stabilimento, tutte le lavorazioni nel miglior modo possibile. Tutto ciò permette ancora oggi alla BOEN di seguire la stessa filosofia che Enzo ha portato avanti sin dall’inizio e cioè quella di produrre pattini a rotelle della massima qualità, sperimentando e sviluppando nuove soluzioni tecniche che siano in grado di soddisfare a pieno le aspettative di tutti i pattinatori.